Questo sito si serve dei cookie di Google per l'erogazione dei servizi, la personalizzazione degli annunci e l'analisi del traffico. Le informazioni sul tuo utilizzo del sito sono condivise con Google. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie.

< >

 

 

 

è sempre la stessa storia! Vignetta disegnata da un giovanissimo Paolo alla fine degli anni '70 del secolo scorso, purtroppo è sempre attuale.

altre strip qui

il restauRo è terminato

il lungo e accurato restauro si è concluso

la Fiat 24 restaurata

il sondaggio

< >

contattaci

racconta qui la storia della TUA 124

il libro degli ospiti

il forum

il blog

scrivici

una 124 abbandonata in provincia di Roma

parlano di noi

i link preferiti

Mondopapera: il mondo delle papere

Il mercato delle papere: si vende tutto, ma non le papere

Vialevacances: l'appartamento per le vostre vacanze a Parigi e  in Corsica

la pagina dedicata alla 124 all'interno del sito degli amatori Alfa Romeo

in ungherese il sito degli amatori della Zigulì

un sito francese molto simpatico consacrato alla 126

il blog di Michele dedicato alla Fiat 131

il forum  dedicato alla mitica Fiat 500

PORTALICO DEL 600 Y CLASICOS D'ALMORADI

La mia AlfaSud di Luigi Cecconi

Calimero: una  passione di Paolo

Altair 19 - ordina qui i tuoibiglietti di prestigio

la collezione di Citroen ... in miniatura

la collezione di Citroen ... in miniatura

------

.

sito ottimizzato per una risoluzione 1024x768

created by Mondopapera

copyright © 2006. Tutti i diritti riservati.
Aggiornato il: 21-03-2020

< >

 

 

 

NEW! il forum di discussione sulla 124 vai alla home page il nostro profilo e come contattarci la storia del modello 124 tutto quello che riguarda la passione di Paolo per la 124 tutte le fasi del restauro della 124 le altre 124 le ultime notizie e le curiosità

news e curiosità

La prima derivata e le discendenti estere della Fiat 124 - parte 2°

( leggi la parte 1°)

Abbiamo visto che nella primavera del 1966 si sente il bisogno di rimpiazzare la vecchia gloriosa Fiat "1800/2100" e Dante Giacosa, capo degli ingegneri Fiat fa quel che può con ciò che ha già disponibile. Con uno splendido esempio di sinergia industriale mette insieme la Fiat 125, un' ammiraglia azzeccata che, nelle sue varie versioni arriverà a tutto il 1972 e questo "tappa-buchi" funziona così bene e sarà tanto gradito dal pubblico che lascerà un gran bel ricordo.
Ma, dicevamo, la 125 ha per noi un'importanza fondamentale in quanto è una derivata della 124, non una sua versione; deriva da lei, ne utilizza molte parti e, seppur di dimensioni e segmento commerciale maggiori, le assomiglia molto. In comune con lei, che è più lunga di una ventina di cm., c'è molto: portiere, tetto, abitacolo, cristalli, parabrezza, lunotto... e il motore bialbero della SportCoupè. Possiamo affermare, senza tema di smentite che, davvero la 125 deriva da una ...costola della nostra beniamina, la 124. E quando un progetto è valido, quasi sempre dà vita ad una vasta progenie, nella fattispecie dà origine ad una gran moltitudine di versioni e sottovarianti.

Nel nostro caso ci sono altri due modelli di 125, uno argentino (Fiat-Concord 125 potenciado Mirafiori) e l'altro polacco, la famosa Polski-Fiat. Mentre il modello prodotto in Argentina si discosta poco da quello prodotto a Torino (poche modifiche estetiche ma stessa auto, stessa meccanica, motore e allestimenti), quello polacco varia parecchio e vale perciò la pena di esaminarlo un pò più da vicino.Nel 1965, all' Est, oltre i russi, anche un altro grande Paese ha bisogno di essere motorizzato e questo è la Polonia. A differenza dell'ingombrante vicino, la Polonia aveva già una industria automobilistica sviluppata e vantava modelli di produzione autoctona di valore tecnologico non indifferente.

Ma è noto che gli est-europei hanno migliori qualità in altri campi che non in quello dell'estetica, salvo poi che la Polonia, sotto il tallone sovietico al pari degli altri Paesi del blocco comunista soffriva anche di tutte quei ...vantaggi portati dall'economia socialista reale! Sennonchè anche il governo polacco decide di avvalersi dell'esperienza del colosso torinese per soddisfare le esigenze di motorizzazione di massa di un Paese che sta approcciando il problema in quel momento. A quanto pare i polacchi sono meno pretenziosi dei vicini sovietici e - per così dire - si "accontentano" di un'auto con un vestito moderno sopra una meccanica di un modello in procinto di essere pensionato, almeno quì in Italia. Sì perchè per essere precisi, la 125p (Polski) non è semplicemente una Fiat 125 prodotta su licenza a Varsavia,ma una Fiat "1300" modello 1961 vestita con la carrozzeria della nostra Fiat 125 propriamente detta.

Per questo motivo spesso questa povera "Cenerentola" dell' Est non viene considerata, almeno nel novero delle 125 tradizionali (col motore bialbero); effettivamente è un vero e proprio ibrido, un "1300" (poi, dal 1969 anche "1500") sotto mentite spoglie. Ma il nobile popolo polacco è maestro di vita nell'adattarsi e nel vivere come può. Con la 125p non fa eccezione, l'auto viene comunque molto apprezzata; si stima che dal 28 Novembre 1967 al 26 Giugno 1991 l'ultima auto che lasciò gli stabilimenti di Varsavia portasse il numero 1.222.887.

A sua volta la Polski-Fiat (Polmo- FSO, Fabryka Samochodowa Osobowych, cioè fabbrica auto grandi) aprì due stabilimenti in Thailandia e in Egitto, oltre a grandi centri di revisione in sei grandi Paesi Europei.

La 125p, malgrado fosse basata su un datato progetto di fine anni Cinquanta, era comunque un'auto moderna comparata alla produzione locale e preparò la FSO a diventare una moderna industria con recenti tecnologie occidentali. Questo cambiamento costò circa 40 miliardi di dollari e vi parteciparono oltre 150 ditte polacche. Le prime 125p erano molto basiche, erano davvero un'auto semplificata anche se molto efficiente, in cui era molto evidente la discendenza dalla "1300": perchè oltre il motore e la meccanica, l'auto utilizzava anche tutte le sue componenti, dai fanali anteriori tondi alle ruote, agli interni in forma integrale, volante compreso. Dal 1967 al '73 furono prodotte versioni berlina e familiare con due motori, "1300" et "1500" , oltre naturalmente a veicoli commerciali, ambulanza e pick-up. Nel 1975 avviene una vera e propria svolta nella vita di questa auto, col modello 125 PF l'auto viene praticamente ricostruita. Oltre ad adottare la carrozzeria della 125 "Special" serie II appena dismessa (la cosiddetta "Fanalone"), viene cambiato anche il frontale e tutti gli interni.

Sono oltre 4000 i particolari migliorati e/o cambiati e l'auto conosce un vasto successo in tutta l' Europa Occidentale, America Latina, Medio ed Estremo Oriente. Questa è la versione della piena maturità che, quando scadè la licenza di produzione Fiat (come in altri casi c'era una piccola scritta sulla carrozzeria che diceva "Licencja Fiat") fu ribattezzata semplicemente FSO 125p "Polda". Il frontale manteneva gli stessi ripetitori laterali del primo modello, mutuati a loro volta da quello italiano e gli stessi quattro proiettori tondi che adesso però si integravano meglio nell' insieme grazie alla calandra in plastica nera; gli sportelli avevano ora le maniglie incassate, come nella 124 serie III (prima erano a pulsante come la I^ e II^ serie), la griglia di aerazione sui montanti posteriori del tetto era ingrandita e l'auto aveva stessi paraurti e stessi fanaloni posteriori della 125 modello 1972.

Anche l'interno era stato notevolmente abbellito e migliorato rispetto alla prima versione con gli interni del "1300". I sedili erano meglio imbottiti e profilati, includevano il bracciolo centrale posteriore. Il cambio era finalmente divenuto a cloche sul tunnel di trasmissione, proprio come nella 124 e c'era anche un bel cruscotto imbottito con una strumentazione completa. Questa includeva anche l' orologio, il parziale e, a richiesta, il contagiri. Il volante era qullo della 125 Fiat. Queste auto furono delle ottime stradiste per il loro tempo, si comportarono molto bene sia nella vita di tutti i giorni sia nell'attività agonistica (nel 1972 al Rally di Montecarlo tre 125p ottennero ottimi piazzamenti). Il loro migliore pregio era la robustezza a tutta prova, i loro difetti quelli soliti delle loro progenitrici, ovvero consumo di carburante un pò elevato e la famigerata facile insorgenza della ruggine sulle lamiere. La 125p fu assemblata anche dalla balcanica consociata Zastava (Polski-Fiat-Zastava).

Polski-Fiat 125P e PX caratteristiche tecniche fondamentali:
Motore e Trasmissione:
  • Motore 4 cilindri in linea di 1295 cm3 e 55 CV (DIN) a 5000 giri/min. oppure di 1481 cm3 e 70 CV (DIN) a 5400 giri/min.
  • Valvole in testa, aste e bilancieri, albero a camme laterale comandato da catena;
  • lubrificazione forzata, circuito olio di 3,5 litri
  • un carburatore invertito Weber 34 DCH1D 17
  • filtro aria a secco
  • impianto elettrico 12V
  • alternatore 42 Ah
  • batteria 48 Ah,
  • raffreddamento ad acqua,
  • ventilatore ad innesto elettromagnetico
  • motore anteriore
  • trazione posteriore
  • frizione monodisco a secco e comando idraulico
  • cambio a 4 rapporti sincronizzati
  • pneumatici 165 SR-13.

Corpo vettura :

  • Berlina 5 posti 4 porte
  • carrozzeria portante
  • avantreno a ruote indipendenti,
  • trapezi, molle elicoidali e barra stabilizzatrice; retrotreno ad assale rigido,
  • balestre semielittiche e tiranti di reazione.
  • Ammortizzatori idraulici telescopici,
  • freni a doppio circuito,
  • servofreno a depressione e quattro dischi,
  • freno a mano sulle ruote posteriori,
  • sterzo a vite e rullo,
  • serbatoio carburante 45 litri.
  • Lunghezza 4,23m, larghezza 1,63m, altezza 1,44m, peso a vuoto 1050 Kg.
Prestazioni:
  • velocià max. circa 140 Km/h (150per la "1500")
  • consumo di carburante 9,5 litri/100 Km (11 lt/100Km per il modello 1500).


< >

Photo gallery delle derivate estere
Per ingrandire le foto fare click sulle miniature

.

1-lo stemma della Casa polacca montato sulla calandra

.

2- la 125p prima serie: da notare che i proiettori sono gli stessi della Fiat 1300/1500

.

3- vista posteriore della stessa: notare quanto sia basica l'auto, con gli sportelli della 124, le ruote della 1300 (e poi della 124) e la minuscola griglia di aerazione sul montante

.

4- gli interni della prima 125p, identici e invariati a quelli della 1300/1500; notare il cambio al volante

5- la linea di montaggio nello stabilimento Polmo-FSO di Varsavia

6: la targhetta identificativa dell'auto posta - come sempre nelle Fiat - nel vano motore

7: la dicitura posta sul fianchetto destro che indica ...la paternità del progetto!

8: la nuova 125p modello 1975: notare il nuovo frontale, più bello e aggressivo e il paraurti modello
"gommone".

9:bella vista 3/4 posteriore del nuovo modello 1975 coi fanaloni e il paraurti del nostro modello 1972

10: i nuovi interni riprogettati, con un moderno cruscotto imbottito e, finalmente, il volante della 125

11-la versione ambulanza su scocca della Familiare

 

12-la 125 Polski al Rally di Montecarlo

13-la bella linea della berlina progettata a Torino è evidente in questa foto di un esemplare dal look sportivo

14-ancora un esemplare allestito ad ambulanza

15- un'immagine della Fiat "1300", l'elegante berlina Fiat che fu tra le medie migliori nei primi anni 60, è la base di partenza della nuova berlina polacca

16- vista in trasparenza della 125p

la versione Familiare(Kombi), esteticamente di molto migliore dell'analogo prototipo all'epoca disegnato per la progenitrice italiana, quella nostrana non fu messa in produzione

18- FSO 125p Polda ultima serie

19

20- dimensioni principali