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21-03-2020
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news e curiosità
La prima derivata e le discendenti estere della Fiat 124 - parte 2°
Abbiamo visto che nella
primavera del 1966 si sente il bisogno di rimpiazzare la vecchia gloriosa
Fiat "1800/2100" e Dante Giacosa, capo degli ingegneri Fiat fa
quel che può con ciò che ha già disponibile. Con uno
splendido esempio di sinergia industriale mette insieme la Fiat
125, un' ammiraglia azzeccata che, nelle sue varie versioni arriverà
a tutto il 1972 e questo "tappa-buchi" funziona
così bene e sarà tanto gradito dal pubblico che lascerà
un gran bel ricordo.
Ma, dicevamo, la 125 ha per noi un'importanza fondamentale in quanto è
una derivata della 124, non una sua versione; deriva da lei, ne utilizza
molte parti e, seppur di dimensioni e segmento commerciale maggiori, le
assomiglia molto. In comune con lei, che è più lunga di una
ventina di cm., c'è molto: portiere, tetto, abitacolo, cristalli,
parabrezza, lunotto... e il motore bialbero della SportCoupè. Possiamo
affermare, senza tema di smentite che, davvero la 125 deriva da una ...costola
della nostra beniamina, la 124. E quando un progetto è valido, quasi
sempre dà vita ad una vasta progenie, nella fattispecie dà
origine ad una gran moltitudine di versioni e sottovarianti.
Nel nostro caso ci sono altri due modelli di 125, uno argentino (Fiat-Concord
125 potenciado Mirafiori) e l'altro polacco, la famosa Polski-Fiat.
Mentre il modello prodotto in Argentina si discosta
poco da quello prodotto a Torino (poche modifiche estetiche ma stessa auto,
stessa meccanica, motore e allestimenti), quello polacco varia parecchio
e vale perciò la pena di esaminarlo un pò più da vicino.Nel
1965, all' Est, oltre i russi, anche un altro grande Paese ha bisogno di
essere motorizzato e questo è la Polonia. A differenza dell'ingombrante
vicino, la Polonia aveva già una industria automobilistica sviluppata
e vantava modelli di produzione autoctona di valore tecnologico non indifferente.
Ma è noto che gli est-europei hanno migliori qualità in altri campi che non in quello dell'estetica, salvo poi che la Polonia, sotto il tallone sovietico al pari degli altri Paesi del blocco comunista soffriva anche di tutte quei ...vantaggi portati dall'economia socialista reale! Sennonchè anche il governo polacco decide di avvalersi dell'esperienza del colosso torinese per soddisfare le esigenze di motorizzazione di massa di un Paese che sta approcciando il problema in quel momento. A quanto pare i polacchi sono meno pretenziosi dei vicini sovietici e - per così dire - si "accontentano" di un'auto con un vestito moderno sopra una meccanica di un modello in procinto di essere pensionato, almeno quì in Italia. Sì perchè per essere precisi, la 125p (Polski) non è semplicemente una Fiat 125 prodotta su licenza a Varsavia,ma una Fiat "1300" modello 1961 vestita con la carrozzeria della nostra Fiat 125 propriamente detta.
Per
questo motivo spesso questa povera "Cenerentola" dell' Est non
viene considerata, almeno nel novero delle 125 tradizionali (col motore
bialbero); effettivamente è un vero e proprio ibrido, un "1300"
(poi, dal 1969 anche "1500") sotto mentite spoglie. Ma il nobile
popolo polacco è maestro di vita nell'adattarsi e nel vivere come
può. Con la 125p non fa eccezione, l'auto viene comunque molto apprezzata;
si stima che dal 28 Novembre 1967 al 26 Giugno 1991 l'ultima auto che lasciò
gli stabilimenti di Varsavia portasse il numero 1.222.887.
A sua volta la Polski-Fiat (Polmo- FSO, Fabryka Samochodowa Osobowych, cioè fabbrica auto grandi) aprì due stabilimenti in Thailandia e in Egitto, oltre a grandi centri di revisione in sei grandi Paesi Europei.
La 125p, malgrado fosse basata su un datato progetto di fine anni Cinquanta,
era comunque un'auto moderna comparata alla produzione locale e preparò
la FSO a diventare una moderna industria con recenti tecnologie occidentali.
Questo cambiamento costò circa 40 miliardi di dollari e vi parteciparono
oltre 150 ditte polacche. Le prime 125p erano molto basiche, erano davvero
un'auto semplificata anche se molto efficiente, in cui era molto evidente
la discendenza dalla "1300": perchè oltre il motore e la
meccanica, l'auto utilizzava anche tutte le sue componenti, dai fanali anteriori
tondi alle ruote, agli interni in forma integrale, volante compreso. D
al
1967 al '73 furono prodotte versioni berlina e familiare con due motori,
"1300" et "1500" , oltre naturalmente a veicoli commerciali,
ambulanza e pick-up. Nel 1975 avviene una vera e propria svolta nella vita
di questa auto, col modello 125 PF l'auto viene praticamente ricostruita.
Oltre ad adottare la carrozzeria della 125 "Special" serie II
appena dismessa (la cosiddetta "Fanalone"), viene cambiato anche
il frontale e tutti gli interni.
Sono oltre 4000 i particolari migliorati e/o cambiati e l'auto conosce un vasto successo in tutta l' Europa Occidentale, America Latina, Medio ed Estremo Oriente. Questa è la versione della piena maturità che, quando scadè la licenza di produzione Fiat (come in altri casi c'era una piccola scritta sulla carrozzeria che diceva "Licencja Fiat") fu ribattezzata semplicemente FSO 125p "Polda". Il frontale manteneva gli stessi ripetitori laterali del primo modello, mutuati a loro volta da quello italiano e gli stessi quattro proiettori tondi che adesso però si integravano meglio nell' insieme grazie alla calandra in plastica nera; gli sportelli avevano ora le maniglie incassate, come nella 124 serie III (prima erano a pulsante come la I^ e II^ serie), la griglia di aerazione sui montanti posteriori del tetto era ingrandita e l'auto aveva stessi paraurti e stessi fanaloni posteriori della 125 modello 1972.
Anche
l'interno era stato notevolmente abbellito e migliorato rispetto alla prima
versione con gli interni del "1300". I sedili erano meglio imbottiti
e profilati, includevano il bracciolo centrale posteriore. Il cambio era
finalmente divenuto a cloche sul tunnel di trasmissione, proprio come nella
124 e c'era anche un bel cruscotto imbottito con una strumentazione completa.
Questa includeva anche l' orologio, il parziale e, a richiesta, il contagiri.
Il volante era qullo della 125 Fiat. Queste auto furono delle ottime stradiste
per il loro tempo, si comportarono molto bene sia nella vita di tutti i
giorni sia nell'attività agonistica (nel 1972 al Rally di
Montecarlo tre 125p ottennero ottimi piazzamenti). Il loro migliore
pregio era la robustezza a tutta prova, i loro difetti quelli soliti delle
loro progenitrici, ovvero consumo di carburante un pò elevato e la
famigerata facile insorgenza della ruggine sulle lamiere. La 125p fu assemblata
anche dalla balcanica consociata Zastava (Polski-Fiat-Zastava).
Polski-Fiat 125P e PX caratteristiche tecniche fondamentali: | |
Motore e Trasmissione: |
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Corpo vettura : |
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Prestazioni: |
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Photo
gallery delle derivate estere |
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1-lo stemma della Casa polacca montato sulla calandra |
2- la 125p prima serie: da notare che i proiettori sono gli stessi della Fiat 1300/1500 |
3-
vista posteriore della stessa: notare quanto sia basica l'auto, con
gli sportelli della 124, le ruote della 1300 (e poi della 124) e la
minuscola griglia di aerazione sul montante |
4- gli interni della prima 125p, identici e invariati a quelli della 1300/1500; notare il cambio al volante |
5- la linea di montaggio nello stabilimento Polmo-FSO di Varsavia |
6: la targhetta identificativa dell'auto posta - come sempre nelle Fiat - nel vano motore |
7: la dicitura posta sul fianchetto destro che indica ...la paternità del progetto! |
8:
la nuova 125p modello 1975: notare il nuovo frontale, più bello
e aggressivo e il paraurti modello |
9:bella vista 3/4 posteriore del nuovo modello 1975 coi fanaloni e il paraurti del nostro modello 1972 |
10: i nuovi interni riprogettati, con un moderno cruscotto imbottito e, finalmente, il volante della 125 |
11-la versione ambulanza su scocca della Familiare
|
12-la 125 Polski al Rally di Montecarlo |
13-la bella linea della berlina progettata a Torino è evidente in questa foto di un esemplare dal look sportivo |
14-ancora un esemplare allestito ad ambulanza |
15- un'immagine della Fiat "1300", l'elegante berlina Fiat che fu tra le medie migliori nei primi anni 60, è la base di partenza della nuova berlina polacca |
16- vista in trasparenza della 125p |
la versione Familiare(Kombi), esteticamente di molto migliore dell'analogo prototipo all'epoca disegnato per la progenitrice italiana, quella nostrana non fu messa in produzione |
18- FSO 125p Polda ultima serie |
19 |
20- dimensioni principali |