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news e curiosità
I 40 ANNI DELLA FIAT 124 - Bastia Umbra, 15 Giugno 2006
Nel
Giugno del 2006, quando questo sito era ancora agli albori, si tenne presso
il padiglione “Umbria Fiere” di Bastia Umbra una mostra dedicata
ai 40 anni della 124. Si trattava della classica fiera dei motori come siamo
abituati a vedere, con esemplari di auto d’epoca di parecchi tipi
e marche, annessi mercatini per i ricambi e la bibliografia/memorabilia,
con la caratteristica aggiuntiva che il tema dedicato era, appunto, i 40
anni di nascita della Fiat 124.
A rappresentare la nostra beniamina c’erano diversi modelli e sottoversioni, purtroppo non sempre ben assortite e/o in buone condizioni. La reginetta-capostipite che apriva la rassegna era una 124 berlina 1200 identica alla protagonista del sito, un esemplare “verde Fiat 386/F” veramente ben tenuta. Infatti sul parabrezza troneggiava un biglietto con scritto “conservata” e l’auto era agghindata con appropriate gomme con la fascia bianca, così caratteristiche dei primi anni ’60. Le uniche cose che stonavano su questo esemplare erano qualche adesivo – sia pure dell’ ASI – di troppo, il centro delle borchie ruote pacchianamente verniciato di rosso e uno specchietto retrovisore non originale e più adatto ad un’auto degli anni ’70 o a una Coupè.
Seguiva
poi una Familiare in versione II (anni 1970-71) colore grigio-ghiaccio.
Anche questa era ben tenuta anche se non lucida come la berlina. Questa
bella familiare, tutta originale perfino nello specchietto retrovisore,
era però l’unica 1200 a rappresentare una versione II. Assente
del tutto una serie III e questo è stato un vero peccato perché,
sebbene il grosso delle vendite sia rappresentato dalla I^ serie, le versioni
successive sono ugualmente belle, importanti e rappresentative. Nessuna
quindi a rappresentare un esemplare coi fanaloni di coda quadrati, tipici
delle berline dalla fine del 1970 in poi.
Passando
alle “Special” 1400 ce ne era uno splendido esemplare bianco,
perfettamente tenuta e originalissima, una vera chicca per gli appassionati.
Anche questa era originale fin nello specchietto retrovisore esterno, appropriatamente
cromato e sfoggiava il cartello “conservata”. A rappresentare
le versioni successive c’era un’altra 1400 grigio-ghiaccio delle
ultime serie, con la scritta “Fiat” romboidale sul musetto e
le feritoie di raffreddamento sotto il paraurti. Solo che, purtroppo, l’auto
era stata tenuta male ed era stata ingegnosamente quanto frettolosamente
“imbellettata” con un velo di vernice posticcia al solo scopo
di esibirla alla mostra. Mostrava infatti i segni di una prolungata sosta
all’aperto e mancanza di cure, con tracce di ruggine e segni vari.
Era insomma un’auto “vissuta”:
Poi
c’erano le SportCoupè, degnamente rappresentate in tutte e
tre le serie successive. Secondo il mio modesto parere la più bella
era una prima serie tutta originale – tranne che per il gancio di
traino – colore giallo ocra, un colore caratteristico per queste auto.
Peccato solo avesse il cruscotto con una brutta spaccatura. C’erano
poi due belle serie II/1600 entrambe targate Perugia, una giallo limone
e l’altra (quasi sicuramente riverniciata) grigio canna-di-fucile
metallizzato; infine una 1800/serie III anch’essa di questo colore,
tutte originali come accessori, tutte ben tenute.
E,
com’era da immaginarsi, di Sport-Spyder ce ne erano a bizzeffe, di
tutte le versioni. Qui ne abbiamo illustrata una …a random. Ma quella
che mi è piaciuta più di tutti in assoluto, quella che riteniamo
a ragione la più bella in assoluto, la vera reginetta di questa fiera
era – dulcis in fundo – uno splendido esemplare di 124 Eveline
di Vignale, magistralmente restaurata e in vendita. Sfoggiava un restauro
impeccabile, era rosso amaranto con un indovinato motivo grigio chiaro metallizzato
che davanti incorniciava i fari e dietro univa i due fanali di posizione
passando per la targa. Gli interni erano stati sicuramente rifatti da nuovi,
il restauro era di alta qualità. Era completa di tutto, perfino del
coperchietto copri-vano radio con la scritta “Vignale” mentre
il colore dello skay, di pregevole fattura, richiamava il finto legno del
pannello di bordo.
Le
ruote erano quelle in lega della 124 SportCoupè e Spyder (io preferisco
quelle originali della berlina da cui deriva) e per il resto questo piccolo
gioiello era in condizioni ottimali. L’unica cosa che non mi piaceva
erano i due fanalini di retromarcia aggiunti sopra i catarifrangenti. Relativamente
importante era il prezzo richiesto ma, data l’accuratezza del restauro,
a conti fatti (esperienza insegna…!) li valeva tutti.
E’
stata una bella fiera, è stato un bel gesto da parte degli organizzatori
per rendere il dovuto merito ad una grande auto come è stata la 124.
E anche il tempo ci ha favorito. Forse con un po’ più di tempo
si sarebbero potuti trovare gli esemplari almeno della berlina serie III
(visto che bene o male la serie II era rappresentata). Un vero miracolo
è stato invece trovare quella “mosca bianca” che purtroppo
è oramai diventata la familiare.